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Dietro le quinte: il mio logo

By Elena Vivaldi

2023-04-27

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Cosa si nasconde dietro questo simbolo? Alcuni colleghi e clienti hanno mostrato interesse o curiosità chiedendomi cosa significasse. Con questo articolo ho deciso di spiegare il processo che ha portato alla nascita del mio logo, fortemente legato a uno dei valori essenziali del mio lavoro.

Logo: affidarsi ai professionisti

Quando ho iniziato a creare il mio sito web ecoresponsabile, mi sono anche affidata a una graphic designer per sviluppare allo stesso tempo la mia brand identity, ossia l'identità visiva che avrei utilizzato per la mia comunicazione online. Una delle prime tappe è stata quella di raccogliere idee per capire cosa volessi comunicare attraverso il mio logo. Sicuramente c’era la necessità di essere riconosciuta, dato che la funzione di questo elemento è innanzitutto distintiva, ma era difficile raggiungere questo obiettivo utilizzando le immagini canoniche a cui si può pensare quando si parla di interpreti e traduttori. Volevo trovare qualcosa che risaltasse tra i più comuni microfoni, cuffiette, bandiere nazionali. Certo, questo è ciò che può venir in mente in un primo momento quando si pensa al mestiere dell’interprete o del traduttore, ma non bastava per emergere.

È qui che Elisa, la grafica e amica a cui mi sono affidata, è venuta davvero in mio aiuto con la sua professionalità. Mi ha chiesto di parlare di più del mio lavoro, di quali sono i valori che mi guidano e quali sono gli strumenti che uso ogni giorno per raggiungere i miei obiettivi e quelli dei miei clienti. Abbiamo iniziato ad andare veramente all’essenziale della professione di interprete e traduttrice.

E cosa c’è di più personale che i simboli usati in consecutiva?
Probabilmente, se non sei un collega, non sai esattamente di cosa sto parlando. Nell’interpretazione consecutiva, l’interprete prende appunti su un bloc notes (o su un dispositivo digitale) per qualche minuto, riportando le idee e le parole dell’oratore per poi riproporle nell’altra lingua al pubblico. Naturalmente, sarebbe impossibile annotare ogni parola con precisione: è per questo che gli interpreti professionisti utilizzano un sistema personalizzato di abbreviazioni e simboli per riportare in modo più fedele possibile il messaggio dell’oratore nella lingua straniera.
Ho scelto alcuni simboli che uso molto frequentemente e che potessero rimandare ad alcuni concetti chiave del mio lavoro e della mia mission. Ho, quindi, mostrato alla grafica questi tre che vedete in foto.

simboli consecutiva

Da qui, è entrata in gioco la professionista.

La scelta del logo: il valore della relazione

Tra le proposte ricevute, ce ne sono state alcune che si basavano unicamente sulle iniziali del mio nome. Erano tutte molto professionali ma forse autoreferenziali. Tra i vari loghi, sono rimasta subito colpita da quello che ora vedete sul mio sito web e in tutti i miei canali (sì, perché mi piace talmente tanto che non perdo occasione per inserirlo). Questa era la proposta iniziale a cui poi abbiamo modificato solo la palette di colori.

logoelenavivaldi

A prima vista sembra una lettera “e” di Elena in minuscolo. Il cuore del logo, però, viene proprio da quel simbolo che per me significa “legame, relazione”. È l’immagine di un nodo: due fili o mondi diversi si incontrano e riescono ad essere annodati, a trovare un punto di incontro grazie alla comunicazione. In sintesi, il mio lavoro da interprete e da traduttrice mi dà la possibilità di creare un legame, una relazione, laddove questo sarebbe impossibile per diversità linguistiche e culturali.

È un valore che definisco il cuore della mia attività: in ogni evento di interpretazione sono sempre mossa del desiderio di sostenere la nascita di nuove relazioni o la cura di legami già da tempo instaurati. Aiuto i miei clienti a farlo e io stessa ricerco questa attenzione nella relazione con ognuno dei miei clienti. Desidero, infatti, fare traduzioni che hanno senso, che abbiano un vero scopo: la parola per creare legami.

I valori chiave

Inoltre, ogni proposta di logo era accompagnata da tre parole chiave che la grafica aveva estrapolato dal mio racconto sulla professione. Mi sono riconosciuta immediatamente nei tre sostantivi che troneggiavano sotto al logo che avrei poi scelto: legame, prossimità, fiducia. Certo, altre proposte di logo comunicavano concetti altrettanto importanti come competenza, professionalità, affidabilità e serietà. Sebbene questi siano tratti in cui mi riconosco, non sono in grado di riassumere in modo esaustivo l’essenza di quel che faccio ogni volta che accendo il microfono e mi metto in ascolto di un oratore o ogni volta che inizio a digitare le parole di una traduzione.

Legame: creo legami per e tra persone che hanno a cuore i valori che ho io, ossia quelli di attenzione e cura verso l’ambiente e le persone che lo abitano.

Prossimità: permetto a persone e mondi diversi di avvicinarsi, rendersi prossimi. Una delle definizioni del dizionario è “affinità, somiglianza”. Io cerco persone a me prossime, cioè affini negli intenti, negli interessi e negli scopi che muovono il loro operare.

Fiducia: l’elemento essenziale senza il quale non sarebbe possibile nessuna relazione. Non solo cerco la fiducia dei miei clienti, ma permetto loro di ispirare fiducia nelle persone con cui si mettono in comunicazione.

Ecco, dunque, il motivo per cui vedrete il mio logo spesso accompagnare il mio contenuto o i miei profili online: non si tratta di pura decorazione o di orror vacui, ma della volontà di comunicare sempre sinteticamente i valori del mio business.